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Tutte le fraternità gnostiche, al servizio del lavoro di liberazione degli uomini, attingono ad un “tesoro” imperituro e lo arricchiscono con le loro proprie forze ed esperienze del cammino.
Questo “tesoro” immateriale è la forza-luce del mondo delle anime viventi, del mondo originario.
Gadal lo chiama il “Santo Graal”.
Ogni fraternità deve trasformare questa luce universale, liberarne la forza ed adattarla allo stato interiore dell’uomo che cerca la vera vita.
Questa luce diventa allora “pane di vita”, “alimento santo”.
E’ il rimedio supremo capace di trasformare il piombo della natura in oro dello Spirito.
E’ in questo che consisteva pratica dell’“Arte Nobile”, la guarigione assoluta, il segreto degli gnostici.
Là si trova l’origine delle numerose leggende sull’oro dei Rosacroce, il “tesoro” dei catari o dei Templari, l’elisir di vita, la pietra filosofale.
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