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I primi iniziati del Santo Graal raccontavano una meravigliosa leggenda su Lucifero.
I Catari, i Rosacroce hanno ripreso questo simbolo dandogli tutto il suo peso. Al momento della sua caduta dalle sfere della luce increata nel cerchio tenebroso della terra, l’arcangelo ribelle ruppe una punta di una stella: in questa pura pietra caduta dal cielo, lapis ex coelis, fu tagliata la coppa nella quale fu raccolto il sangue di Cristo, continuazione della coppa dell’alleanza. Così, l’anima umana che ha ricevuto da Lucifero il suo ego con la sete inestinguibile dell’individualità crescente, si riempirà, goccia dopo goccia, con l’amore divino che viene dal Cristo. Quando avrà compreso tutta la portata del suo sacrificio e compiuto la sua missione, l’arcangelo Lucifero, liberato e più brillante che mai, sarà ridiventato il Dio del pianeta Venere, che gli era stato riservato in origine, e di cui prova sempre la divorante nostalgia.
In quel momento, il Cristo sarà completamente identificato alla terra e all’umanità.
La croce nera, segno del peccato, dell’espiazione, e della morte, sarà diventata la croce bianca, la “croce di Luce”, segno splendente della risurrezione, da dove piovono le rose dell’amore eterno, rose viventi e profumate come angeliche bocche!
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