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Gadal tentò di rintracciare le tappe storiche della manifestazione del Graal.
Si tratta del “Tesoro di Salomone” portato dai Romani da Gerusalemme a Roma; poi da Alarico il re dei Visigoti, da Roma a Carcassonne,.
Una parte fu trasferita a Ravenna da Teodorico, un’altra a Bisanzio.
Il “tesoro” cade poi, a Toledo, nelle mani degli arabi, vincitori dei Visigoti in Spagna. Ma la “Tavola di Salomone” non vi figura.
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Gli Arabi varcarono i Pirenei nel 718.
Vecchie romanze spagnole ci dicono che questa “Tavola”, che chiamano “Scrigno” sia stata conservata nella “grotta magica d’Ercole”.
In questa grotta, Roderico, re dei Goti, avrebbe scoperto lo “Scrigno” nascosto, e nello Scrigno, tre coppe.
La grotta magica d’Ercole, è la grotta di Lombrives, la cattedrale degli Albigesi, la grotta dove Ercole tiriano ha lasciato la leggenda di Pirene, che diede il suo nome ai Pirenei.
In questa grotta, il vescovo cataro, Amiel Aicart, ricevette l’ordine di vigilare sul “Tesoro sacro dei Catari”, dopo la resa di Montségur.
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