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L’eremita Trévizent traccia l’origine della pietra:
“Mentre Lucifero, ambizioso ed orgoglioso, assalito da desideri immoderati, fu precipitato fuori dal cielo, cadendo, scontrò una stella: i frammenti della stella rotolarono nello spazio e furono fermati dalla terra. Pietra dal cielo, pietra pura e perfetta poiché cadente dal cielo; questo fu il Lapis ex Coelis del Graal. Gli angeli, pur giusti e buoni, che si astennero nella lotta di Lucifero contro la Trinità, furono relegati sulla terra, a custodire la pietra, la cui purezza è inaccessibile.
Dio li ha tolti da quaggiù. Da allora, la custodia è affidata a coloro che Dio ha scelto !”
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Immagine della perfezione.
Il Santo Graal, Lapis ex Coelis, sono, l’uno e l’altro, l’immagine della perfezione del Maestro divino, il Cristo. E’ il cammino che deve condurre alla purezza, attraverso la Questua del Graal.
Per il Templare come per il Perfetto, per il Cataro o il Rosacroce, è il fine supremo dell’iniziazione.
Per il cataro, il cammino dell’iniziazione era lungo, più di quattro anni passati nel Centro; era severo, duro, le grotte gli offrivano soltanto il loro silenzio, la meditazione, la preghiera, e le asperità della roccia.
Pazienza, Coraggio, “Endura”.
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