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La grotta di Betlemme- morte e risurrezione- Uomo Nuovo- nascita |
Antonin Gadal era un oratore ispirato. La potenza delle sue parole risiedeva nell’assoluta certezza del suo sapere che trovava i suoi fondamenti nel “pre-ricordo”. Non cercava né a convincere né a forzare l’adesione altrui, ma le sue intuizioni persuasero numerosi cercatori che egli deteneva delle verità spirituali inaccessibili all’uomo ordinario, verità che voleva fare condividere a coloro che vi erano sensibili.
Nascita.
La grotta di Betlemme è per lui la più affascinate di tutte.
Era il cuore dell’iniziazione catara, la matrice del Sacerdozio cataro. Lì nasceva il “Nuovo Cristo”, l’Uomo Nuovo. L’iniziato diveniva Perfetto. Di forma oblunga, la grotta possiede due entrate, come molte altre grotte iniziatiche: una all’ovest è l’entrata dei perfetti, l’altra riservata al Gran maestro. Di fronte alla prima entrata, esiste come scolpita dalla natura, nella parete rocciosa, un grande pentacolo. Non lontano da lì un altare di granito sul quale giaceva il Vangelo cataro di Giovanni, aperto alla prima pagina.
Dalle fessure delle pareti, delle luci diffondevano una dolce luminosità. In una di queste cavità era posto una coppa che sarà identificata come San Graal.
Purezza, semplicità, profondità dei primi riti apostolici, anteriori all’amalgama operato nel IV secolo tra cristianesimo e paganesimo, e che caratterizzavano la vera Conoscenza (Con – scienza), la Gnosi, che davano accesso ai misteri della Vita in Spirito.
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