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Il cammino del messianismo , da Marcos e Priscilliano, i primi “seminatori” della Gnosi, è sempre lo stesso. Segnato dai luoghi dove i roghi hanno ispirato più di una fraternità, rappresentano i punti in cui lo Spirito prende a soffiare come un tempo:
Immensa necropoli delle chiese del Sabarthez;
Immenso rogo del “ campo dei cremati (Cramats) “a Montségur;
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Ecatombe di Béziers;
I “bracieri” di Minerve, Lavaure, poi Tolosa, Orléans;
Il monte Wimer, Vézelay, le foreste del Poitou, di Le Mans, di Brocéliande;
Erigene e Gerardo in Inghilterra;
Poi Anversa, la Lombardia, i Bogomili;
Cologna, Acquisgrana, Goslar;
Via imperiale dello Spirito, bagnata dal sangue dei Fedeli d’Amore, rivestita pietosamente
dalla “Cenere dei Martiri, dalla cenere dei roghi.
O Roumious ! Pellegrini del Dio d’Amore ! Impossibile sbagliarsi prendendo la via del Santo Graal, la via sublime della perfezione, che il divino Maestro Stesso già aveva innaffiato con il suo prezioso sangue.
Sentieri gloriosi, di allora ! Terra bruciata dall’odio ! Regioni dimenticate sotto il sangue e il fuoco.
Ma :
Dopo sette cento anni
Il lauro rinverdisce
Sulla cenere dei martiri”.
La Gnosi, il messianismo, domanda al Dio d’Amore di affrettare il suo regno.
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